Nico
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Unknown
/ 7:32 AM /
"MAGAR SAID :"
"ED ECCOCI ALLA SECONDA PARTE DEL POST DEDICATO ALLA SPLENDIDA NICO."
"IN PARTICOLARE PARLIAMO DI :"
"DESERTSHORE"
"IMMAGINATEVI QUESTA DONNA: BIONDA, SGUARDO DI GHIACCIO, BELLISSIMA IMMAGINATELA RACCHIUSA IN QUALCHE EONE, IN QUALCHE ANFRATTO DELL'UNIVERSO, L`i DOVE `e IL VUOTO, IL NULLA. PENSATE A UNA VOCE INCLASSIFICABILE, ATEMPORALE, QUALCOSA ALL'INCROCIO TRA L' INCERTEZZA DEL DETTATO UMANO E LA SOLENNIT`a DELLA PAROLA DIVINA ECCO, PI`u O MENO, QUESTA `e CHRISTA PAEFFGEN, IN ARTE NICO. ORA, SENZA ESITAZIONE, CERCATE DI RAPPRESENTARVI UN DESERTO, UNA LANDA CHE SI ESTENDE A PERDITA D'OCCHIO, OLTRE L'ORIZZONTE. LASCIATE CHE IL VENTO RAGGELI OGNI MINIMO PALPITO VITALE, OGNI RESPIRO: AL DI L`a DI TUTTO QUESTO, UNA MUSICA SPETTRALE, CINEREA, TORMENTATA E SUBLIME: A TRATTI POTETE SCORGERE I CONFINI ESANGUI DI "DESERTSHORE", L'IMMANE BISBIGLIO DELLA SOLITUDINE. "
"CAPOLAVORO ESTREMO DEL "GOTICO", NONCH'e UNO DEI PI`u STRAORDINARI VIAGGI CHE LA MUSICA DEL 900 ABBIA INTRAPRESO TRA LE PIEGHE DELL'ANIMA UMANA, "DESERTSHORE" VIVE DI UNA AUSTERIT`a ASSOLUTA, DI UNA INSOPPORTABILE ANGOSCIA ESISTENZIALE. IL SUO INCEDERE `e QUELLO DI UNA UMANIT`a INCAPACE DI PORRE RIMEDIO AL SUO DESTINO; LA SUA SOLENNIT`a `e QUELLA DI UN URLO CHE GIUNGE DAL FONDO DEI SECOLI. COME IN UN QUADRO DI MUNCH, LO SFONDO `e PROSSIMO A LIQUEFARSI, PER LASCIARE SPAZIO A UN INDECIFRABILE AMMASSO DI COLORI, A UNA MUTEVOLEZZA DIAFANA. SEGUIRE LE EVOLUZIONI VOCALI DI NICO, ADAGIATE SULLE TRAIETTORIE MUSICALI DI JOHN CALE (CHE QUI LAMBISCE UNA FORMA ESSENZIALE DI "FOLKLORE TOTALE E UNIVERSALE"), SEGUIRE QUEL SUO PERENNE LAMENTO `e UN'ESPERIENZA TRAUMATICA, ECCESSIVA, MA, AD OGNI MODO, INEVITABILE, AUTENTICA. "
"FIN DALL'INIZIALE "JANITOR OF LUNACY", L'IMPRESSIONE `e QUELLA DI UN VORTICE MALSANO, CHE RAPISCE E NON PERDONA: L'HARMONIUM DI NICO E L'ORGANO DI CALE SI RINCORRONO E SI PERDONO, IN UNA MIRABILE SINTESI NERA. LA VOCE SI SITUA IN UNO SPAZIO ANGUSTO, NEL PUNTO PI`u BUIO DELLA MENTE: E DA QUEL PUNTO, GIUNGE UN LINGUAGGIO PRIMORDIALE, PROFETICO. "
"VENUTO MENO OGNI IMPULSO "RITMICO", A SCANDIRE IL TEMPO, `e L'INSINUARSI DELLA MUSICA NELLO SPAZIO, UNO SPAZIO CHE ACQUISISCE UNA INEDITA COMPONENTE "VISIVA" GRAZIE A QUESTI TERRIBILI "LIED" DELL'ETERNO. "THE FALCONER" SVILUPPA QUESTA "TRAGICIT`a IMMANENTE" IN MEZZO A RIMBOMBI MINACCIOSI DI ORGANO E CONTRAPPUNTI DISSONANTI DI PIANO. MA C'`e SPAZIO ANCHE PER UNA DOLCISSIMA SONATA AL PIANO DI CALE, UN ATTIMO APPENA DI LUCE, UN ATTIMO PRIMA CHE NICO RIPRENDA, PI`u CHE IL SUO CANTO, LA SUA "VISIONE ESSENZIALE DELLA VOCE", UN ELEMENTO FONDAMENTALE SOPRATTUTTO IN "MY ONLY CHILD", CANTATA A CAPPELLA, IN PERFETTA SOLITUDINE. SOLO QUALCHE BRANDELLO DI CORO E ACCENNI DI FIATI, IN CONTROLUCE, DIETRO QUEL CREPITARE TIMIDO E ABISSALE DEL SILENZIO. "
"LA TENSIONE NEVROTICA `e ULTERIORMENTE SFIANCATA DA "LE PETIT CHEVALIER" (CLAVICEMBALO E CANTO FRANCESE DI BAMBINO) E DA "ABSCHIED" (VIOLINO DISSONANTE, ORGANO LUGUBRE E VOCE DI MARMO). E' IMPOSSIBILE, POI, NON SENTIRE IL CUORE FRANARE DURANTE LA DOLCISSIMA (MA DI UNA DOLCEZZA DOLENTE) "AFRAID", IL MOMENTO IN CUI NICO `e L`i DAVANTI A TE, NUDA, NELLA SUA BELLEZZA TRAGICA E SOVRAUMANA, COME UNA NINFA SOLA E TRISTE IN MEZZO A UN LAGO DI MADREPERLA. GODETEVI QUESTO MOMENTO, PERCH'e IN "MUTTERLEIN" TORNA A SPIRARE UN VENTO MINACCIOSO. QUESTA APOCALISSE DELLO SPIRITO TESO VERSO LA RIVELAZIONE SI COMPIE CON "ALL THAT IS MY OWN", TRA TASTIERE MINIMALISTE, TROMBE SCALFITE DA RUMORISMI INDISTINTI E LA VIOLA DI CALE CHE LASCIA VENIRE IN SUPERFICIE SCINTILLE ORIENTALI. SULLO SFONDO, QUELLA LINEA INCERTA E INESPLICABILE DEL DESERTO. "
"NICO, PURTROPPO, CI HA LASCIATO DA TEMPO. VANNO COS`i LE COSE SU QUESTA TERRA CI`o CHE NON CI ABBANDONER`a MAI, PER`o, `e QUESTA MALINCONIA GELIDA CHE ACCOMPAGNA OGNI NOSTRO ATTIMO. ED `e PER QUESTO CHE "DESERTSHORE" FA PARTE DI NOI. ORA E SEMPRE."
"QUESTA SPLENDIDA RECENSIONE DI FRANCESCO NUNZIATA, TRATTA DA ONDAROCK, FOTOGRAFA PERFETTAMENTE QUESTO IMMENSO ALBUM, QUI PRESENTATO NELLA SONTUOSA DELUXE EDITION."
" 1. JANITOR OF LUNACY"
"2. THE FALCONER"
"3. MY ONLY CHILD"
"4. LE PETIT CHEVALIER"
"5. ABSCHIED"
"6. AFRAID"
"7. M~aTTERLEIN"
"8. ALL THAT IS MY OWN"
"+ 7 TRACCE INEDITE !"
"SCOPRITELE..."
"E POI :"
"THE END"
" LA MUSICA DI NICO `e FUORI DAL TEMPO, ED `e SOLO UN FUTILE DETTAGLIO CHE "THE MARBLE INDEX" ("CHELSEA GIRL", NON LO CONSIDERO NEPPURE) SIA USCITO NEL 68, PERCH'e SAREBBE POTUTO USCIRE IERI COME FRA CENT'ANNI. MOLTI LA DEFINISCONO DARK ANTE LITTERAM, MA QUESTA MUSICA `e QUALCOSA DI PI`u, `e QUALCOSA DI ULTRATERRENO, CHE APPARTIENE AL PASSATO REMOTO O AL FUTURO PI`u LONTANO, TANTO CHE POTREBBE DESCRIVERE I PAESAGGI DESOLATI DELLA PREISTORIA COME QUELLI DEVASTATI DELL'APOCALISSE. NICO SEMBRA PARLARCI DA UN ALTRO MONDO, E LA SUA VOCE, COS`i SOFFERTA ED AL TEMPO STESSO DISINCANTATA, NEL SUO COSMICO FATALISMO ACQUISISCE LA CONSISTENZA DI UN GELIDO VENTO CHE SOFFIA SULLE ROVINE DI UN'IMMANE CATASTROFE, LA TRAGEDIA DELL'UMANIT`a, DESTINATA A PERIRE, COME TUTTO DEL RESTO, FAGOCITATA DA UN UNIVERSO IN CUI TUTTO `e PRECARIO ED INCONSISTENTE."
"NICO NON INVENTA NIENTE, MA `e IN GRADO DI ALLESTIRE UN SOUND TOTALMENTE AVULSO DAL SUO TEMPO, E, POTREMMO AGGIUNGERE, COMPLETAMENTE AVULSO DA QUESTO MONDO. SE OGNI MOTO HA UNA CAUSA, COSA ALLORA ORIGIN`o IL PRIMO MOTO?, POTREMMO CHIEDERCI, COSA PORT`o ALLO SBOCCIARE DI QUESTO FIORE? COME UN PICCOLO BIG BANG, LA MUSICA DI NICO SEMBRA NASCERE PI`u DA UN CORTOCIRCUITO INTERNO CHE DA UNA CAUSA ESTERNA. MA INVECE DI DARE VITA AD UN UNIVERSO, LA MUSICA DI NICO RAPPRESENTA L'IMPLOSIONE DI UNA GALASSIA, UN BUCO NERO, UNA PORTA CHE D`a SU UN'ALTRA DIMENSIONE."
"THE END", DEL 74, CONCLUDE LA TRILOGIA IDEALE INIZIATA CON "THE MARBLE INDEX". NON `e L'APICE ARTISTICO DI NICO, MA RIESCE NEL DIFFICILE INTENTO DI APPROFONDIRE IL DISCORSO INTRAPRESO CON I DUE ILLUSTRI PREDECESSORI ED IN PARTICOLARE CON IL CAPOLAVORO ASSOLUTO "DESERTSHORE". SI VIENE QUI A COMPLETARE QUEL PERCORSO DI ESTRANIAZIONE, QUELL'OPERA DI RIDUZIONE CHE PUNTA ALL'ESSENZIALE E CHE FA DI QUESTA ARTE UN QUALCOSA DI AUTISTICO E TOTALMENTE AUTO-REFERENZIALE, DOVE GLI UNICI PUNTI DI RIFERIMENTO RIMANGONO CERTI INFLUSSI FOLK, UN'OSCURA MUSICA DA CAMERA, SPRAZZI DI AVANGUARDIA MINIMALE. E NATURALMENTE LA POETICA DELLA FINE EREDITATA DA JIM MORRISON, AMICO E MAESTRO, A CUI PERALTRO `e DEDICATO QUESTO LAVORO."
"A PREVALERE `e COME AL SOLITO LO SCARNO RECITATO DI NICO E IL SUO OSCURO HARMONIUM. NEL SOTTOFONDO SI CONTINUANO AD APPREZZARE GLI ALAMBICCHI DI QUEL PREMIO NOBEL PER LA GENIALIT`a CHE `e JOHN CALE, CHE SI D`a DA FARE COME UN PAZZO, FRA BASSO, PIANO, ORGANO, PERCUSSIONI E TRABICCOLI VARI PER DARE CORPOSIT`a AL SOUND DELLA NERA SACERDOTESSA. POCO INFLUENTI RISULTANO INVECE LE SPENNELLATE DI SINTH DI ENO E LE SPORADICHE INCURSIONI DELLA CHITARRA DEI ROXY MUSIC PHIL MANZANERA, ANNULLATI DALL'INTENSIT`a DELLA PERFORMANCE DELLA PROTAGONISTA."
"IL TRITTICO INIZIALE `e DA BRIVIDI: L'OPENER "IT HAS NOT TAKEN LONG" CI ASSALE CON UN VORTICOSO GIRO DI ORGANO CHE PORTA IL MARCHIO A FUOCO DI CALE E CHE RICORDA NON A CASO I VELVET UNDERGOUND PI`u PARANOICI, QUELLI DI "VENUS IN FURS" PER INTENDERCI. ED `e ALLUCINANTE PENSARE CHE QUELLA VOCE MACABRA CHE AFFONDA FRA I CORI DEI BAMBINI, SIA LA STESSA, FORTE ED EPICA, CHE TROVIAMO SUBITO DOPO NELLA MEDIEVALE "SECRET SIDE". LA STESSA VOCE, SOFFERTA E RASSEGNATA, CHE RICAMA IL TRISTE CANTO DI SOLITUDINE NELLA BALLATA PIANISTICA "YOU FORGOT TO ANSWER". CHE VOCE, RAGAZZI: LE PAROLE SONO SCANDITE COME IN UN SERMONE, LE SILLABE SONO SPIGOLI CHE BUCANO LA PELLE, E QUEL LUGUBRE REGISTRO ASESSUATO, SEMPRE UGUALE A SE STESSO EPPURE SEMPRE COS`i DIVERSO, PORTA IN S'e IL PARADOSSO DI ESSERE UN NERO DALLE MILLE SFUMATURE."
"NON TUTTO IL RESTO SI ASSESTER`a A QUESTI LIVELLI, MA L'ALBUM PROSEGUE PI`u CHE DIGNITOSAMENTE FRA GLI STRAPPI RUMORISTICI DI "INNOCENT AND VAIN", IL NIENTE DI "VALLEY OF THE KINGS" (PER SOLA VOCE ED HARMONIUM, AGGHIACCIANTE NELLA SUA ESSENZIALIT`a), L'ESOTERISMO DA ALCHIMISTI DI "WE'VE GOT THE GOLD". PICCOLI MONOLITI DI DESOLAZIONE CHE CI ACCOMPAGNANO ALL'APICE DELL'ALBUM, I DIECI MINUTI DI "THE END". S`i, PROPRIA LA "THE END" A CUI STATE PENSANDO, QUEL MONUMENTO DELLA MUSICA ROCK CHE `e "THE END" DEI DOORS. EBBENE, QUANDO SI PENSA AI CLASSICI IMMORTALI DEL ROCK POPOLARE, ORAMAI INDELEBILMENTE IMPRESSI NEL DNA DELL'IMMAGINARIO COLLETTIVO, COME LO SONO PER ESEMPIO "STAIRWAY TO HEAVEN", "CHILD IN TIME" O "YESTERDAY", SI PENSA A QUALCOSA D'IMMUTABILE ED INTACCABILE, A CUI NON SI PU`o CAMBIARE UNA VIRGOLA SENZA GENERARE UNO STRIDORE IN NOI TANTO LI ABBIAMO (VOLENTI O NOLENTI) ASSIMILATI E CRISTALLIZZATI IN QUELLA FORMA BEN PRECISA. EPPURE NICO RIESCE ANCHE IN QUEST'IMPRESA, FACENDO PROPRIO QUESTO GRANDE CLASSICO, STRAVOLGENDOLO SENZA CHE PERALTRO L'ASCOLTO RISENTA DELL'IRRITAZIONE FISIOLOGICA DI CUI HO APPENA PARLATO."
"LADDOVE LA "THE END" DI MORRISON RIEVOCA PAESAGGI DESERTICI ED ASSOLATI, COME IL (PESSIMO) FILM DI OLIVER STONE CI SUGGERISCE, LA VERSIONE DI NICO ASSOMIGLIA PIUTTOSTO AD UNA DISCESA NEGLI INFERI: FRA TEATRO SHAKESPEARIANO, PSICOANALISI E TRAGEDIA GRECA, QUESTO VIAGGIO SPIRITUALE VIENE SPOGLIATO DEL ROCK, DELLA PSICHEDELIA E DI QUALSIVOGLIA ALTRO RIFERIMENTO TERRENO, FINO A DIVENIRE QUALCOSA DI METAFISICO, METAFORA ARTISTICA DELL'APPROSSIMARSI ALLA FINE."
"AMBIENTATA IN PIENA NOTTE, O MEGLIO SOTTOTERRA, DOVE IL SOLE NON BATTE MAI, LA SONG `e UNA SITUAZIONE INTERIORE CHE SCAVA TALMENTE NEL PROFONDO DA DIVENIRE QUALCOSA DI UNIVERSALE, E TALE `e IL SUO POTERE ESTRANIANTE, CHE SEMBRA DAVVERO DI PERCORRERE UN OSCURO TUNNEL, APRIRE PORTE E VARCARE SOGLIE VERSO LUOGHI SEGRETI E TENEBROSI. NON `e IL PROVERBIALE GIRO DI CHITARRA DI ROBBY KRIEGER A GUIDARCI, MA L'IPNOTICO INCEDERE DELL'HARMONIUM E DELL'ORGANO E I COLPI CASUALI DI PIANO DI CALE, CHE DANNO AL TUTTO UN SENSO DI TRAGEDIA IMMINENTE. E IL FLUSSO DI COSCIENZA DI MORRISON `e QUI SOSTITUITO DALLE FREDDE E DIDASCALICHE DESCRIZIONI DI NICO, LUNGO IL CORRIDOIO, PORTA DOPO PORTA, FINO AL CELEBRE CONFLITTO EDIPICO: "FATHER? YES, SON. I WANT TO KILL YOU MOTHER? I WANT TO ", MA NON SAR`a IL GRIDO DA GANZONE DEGLI ANNI SESSANTA CHE C'ASPETTIAMO A SCUOTERCI, BENS`i UN RANTOLO CHE SI PERDE NEL VUOTO, E CHE APRE AL CRESCENDO FINALE, DI PERCUSSIONI, CHITARRA E PIANO."
"IL TRIBUTO ALLA TERRA DI ORIGINE, LA CONCLUSIVA "DAS LIED DER DEUTSCHEN", CI RIPORTA IN QUESTO MONDO, RICORDANDOCI CHE NICO `e PUR SEMPRE UN ESSERE UMANO, N'e PI`u N'e MENO, MA LA SUA MUSICA, PI`u CHE UNICA, RIMANE QUALCOSA DI IRRIPETIBILE NELLA STORIA, E FARNE A MENO SAREBBE DAVVERO UN PECCATO, ANCHE PER LAVORI "MINORI" COME QUESTO. A BUON INTENDITORE"
"ALTRA SPLENDIDA RECENSIONE, AD OPERA DI MEMENTOMORI, E TRATTA DA DEBASER."
"COSA AGGIUNGERE..."
"IT HAS NOT TAKEN LONG - 4:11"
"SECRET SIDE - 4:08"
"YOU FORGOT TO ANSWER - 5:07"
"INNOCENT AND VAIN - 3:51"
"VALLEY OF THE KINGS - 3:57"
"WE'VE GOT THE GOLD - 5:44"
"THE END - 9:36"
"DAS LIED DER DEUTSCHEN - 5:29"
"NICO 2"
Credit: http://magic-and-spells.blogspot.com